Fiera dell’Agricoltura biologica

Il 22 e 23 ottobre saranno giornate particolarmente importanti per chi, nella Tuscia, crede nell’agricoltura biologica e sociale. Per la prima volta quasi tutte le realtà che lavorano su questi temi nel nostro territorio si sono unite per un progetto comune.

Sappiamo tutti, e particolarmente chi ha lavorato nel mondo delle associazioni e del volontariato, quanto sia difficile che persone e gruppi diversi riescano a collaborare per lo stesso obiettivo. Ma a volte non solo la determinazione dei singoli ma una sorta di evidente necessità dello scopo fanno sì che questo accada quasi naturalmente.

Nel caso di TusciaInBio è bastato poco perché tutti rispondessero positivamente alla sfida dell’ esperimento:

costruire insieme una piazza dove le idee e le pratiche di un’agricoltura nuova, sana, giusta potessero trovare spazio e risonanza.
Non solo, dove partendo dall’agricoltura si potessero gettare le basi ( o meglio i semi ) di una nuova visione di sviluppo territoriale: innovativa, ecologica, partecipativa.

Le realtà promotrici del progetto sono diverse per provenienza, struttura e ambiti di azione. Anziché frenare questo ha spinto a cercare una sintesi pratica che fosse qualcosa in più della somma delle singole esperienze: un nuovo mercato non solo più grande e vario dei “ mercatini “ già presenti, ma capace di raccontare la ricchezza e la complessità del territorio e sostenerlo nelle sue migliori vocazioni agricole.

A fianco a questo, con altrettanta importanza, uno spazio per la socialità, per l’informazione, il dibattito, la ricerca, per l’arte, per i bambini e le famiglie. Uno spazio per crescere come Comunità.

Avremo modo di approfondire i due aspetti del progetto, che dati gli obiettivi è chiaro essere complementari.
Per ora chiudiamo spiegando perché parliamo di progetto e non solo di evento.
Il 22 e 23 ottobre sarà la prima uscita di TusciaInBio, ospitata e sostenuta da Slow Food Viterbo e dal suo “ Village “, essendo anche loro parte di questa Unione di intenti.
Sarà l’occasione per mettere alla prova noi stessi e questa formula di fiera da tutti i punti di vista.
L’obiettivo è andare avanti e rendere questa fiera un appuntamento stabile del fine settimana viterbese.

Perché questo accada abbiamo bisogno della partecipazione di tutti: non solo dei soggetti organizzatori e dei produttori agricoli ma anche della cittadinanza sensibile e attiva a cui questo progetto è rivolto.
Un riscontro positivo darà ovviamente convinzione a tutti nell’andare avanti e allo stesso tempo un segnale forte all’amministrazione della città: che la comunità dell’agricoltura biologica e sociale è una realtà importante del nostro territorio, che merita ascolto e spazi per esprimersi.